L’eros di Walter Davanzo allo Spazio Mavv

Daniele Capra

Una selezione di disegni a matita grassa sul nudo femminile

 

Sono tutti nudi di donna quelli con cui Walter Davanzo ha tappezzato le pareti del Mavv di Vittorio Veneto (in Via Gelsolino 43) visibili fino a domani (orario 17.30 – 0.30). In mostra un’interessante selezione di disegni (in foto) a matita grassa, che raccontano una femminilità prepotente senza però essere volgare, fatta di natiche carnose, di seni e pubi esibiti senza pudore agli occhi dell’osservatore. Non c’è volto, non ci sono visi, e la natura della donna è raccontata attraverso gli stilemi dell’immaginario erotico maschile, che però non degradano mai nel ruolo dello stereotipo sessuale. Qua e la macchie di colore animano l’essenzialità dei disegni, rinvigorendo sensualmente un segno che non è quasi mai pittura, ma che tende al contrario ad essere asciutto, essenziale, lineare, e talvolta perfino spoglio. Ciò non impedisce ai corpi rappresentati di essere animati da un’inaspettata dolcezza e “di invadere lo spazio, riempire la superficie a disposizione e muoversi con assoluta naturalezza”, nella presentazione di Lorena Gava. Nei lavori si sentono le frequentazioni di Davanzo di autori del primo ‘900 come Toulouse-Lautrec e della grafica di Picasso, in cui l’eros mostra la sua natura carnale con incisiva semplicità alla scoperta di una donna che – anche antropologicamente e ora come cent’anni fa – non ha più nulla da nascondere ma invece molto da mostrare.

Daniele Capra

 

LA TRIBUNA
Sabato 14 marzo 2009