Per Walter
Claudia Buttignol
Le parole la musica il colore aggrumati e dilatati in un non dove primigenio vellicanti e imprendibili (vedi Luzi) come la poesia ha paura di sprofondare nell’ignoto (Luce di De Stael ombre di Goya) cercare un appiglio qui – protettivo e combattivo.
Il cane l’angelo (Tosca e l’angelo vendicatore).
La gabbia la tazzina le gambe e le mani.
Il volo il vortice la pazzia di Van Gogh – Colori sui mulini come missili che non portano eliche e verdi licheni.
Vincent annegato padre = Vincent il bambino in triciclo il bambino nella macchinina verso di nuovo verso l‘ignoto penso a Kubrik e Shining quando corre incontro a quel corridoio lunghissimo alla cascata di sangue di tutti i ricordi disciolti sangue travolgente.
È la pittura che ti afferra ti affonda e ti fa…
Finisci dentro per troppa luce perdersi per troppa ombra.